Avviene nello spazio delle meraviglie, dove tutto è possibile perché lì si gode di una luce improvvisa che sa dare corpo alle trasparenze... un lampo di luce che precede il segno del tuono. Ma poi arriva il tuono con tutto il suo reboante fragore e lascia il suo dono. È perfetto e lo si deve raccogliere intatto nella sua sintassi, in una successione ordinata di perle su di un filo di seta: «frutto divino a umiltà terrena accade che la poesia sia».

mercoledì 24 aprile 2024

«Amo delle parole il suono, quando si ordina seguendo una sua esatta articolata sintassi. Parole che scrivo. Parole che vengono. Parole che, solo in un secondo tempo, mi impegno a contestualizzare e a significare. Non diversa deve essere la fatica del compositore quando sente il suono e lo traduce in note musicali».

martedì 23 aprile 2024

«Sotto il fuoco incrociato di pallottole amiche, i diverbi in amore cagionano più di una vittima».

 

lunedì 22 aprile 2024

«La vita ci ha dato due gambe e due braccia e, nonostante questo, c’è chi, dimentico che al mondo esistono già le bisce, ama ancora strisciare».

domenica 21 aprile 2024

«Mi spiace tagliare il prato se devo rinunciare alla fioritura delle margherite».

sabato 20 aprile 2024

«Gli svogliati non sanno da che parte farsi per iniziare che già non vedono l’ora di finire».

venerdì 19 aprile 2024

«Dire, fare, baciare, lettera e testamento.  La più dura, delle cinque penitenze che mi riservava il gioco, sicuramente era baciare un’adolescente della mia età senza prima arrossire di vergogna. Altri tempi! La poesia, allora, poteva valere tanto quanto i gesti; le stesse attenzioni verso una ragazza potevano consumarsi prima nei sogni e poi solo molto tempo dopo, eventualmente, anche sotto le lenzuola».

giovedì 18 aprile 2024

«Affilata più di un coltello, la lingua in bocca difende più dei denti!».